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Studiosicurezza

Diisocianati

 Per informazioni andare alle nostre pagine di approfondimento (Cliccare)
  1. Domande e Risposte
  2. Quali lavoratori devono frequentare i corsi sui diisocianati? 

Corsi di formazione sull’utilizzo in sicurezza dei diisocianati

Se la vostra azienda utilizza vernici oppure sigillanti, realizza oggetti plastici, guarnizioni o rivestimenti o comunque utilizza prodotti bicomponenti di tipo poliuretanico è probabile che dobbiate affrontare il rischio dei diisocianati e di dover fare nuovi corsi.

Non è un sospetto… ormai, dopo anni di studi a riguardo, è una certezza! Sono dannosi per la salute: non letali, ma possono essere invalidanti a vari livelli, per chi li utilizza e per chi si trova vicino.

 

Formazione diisocianati:

    • GENERALE – 2 ore.

    • INTERMEDIA – 3 ore

    • AVANZATA – 4 ore.

Formazione: periodicità Quinquennale.

La formazione deve essere rinnovata almeno ogni cinque anni.

Per conoscere e capire meglio leggere le Domande e Risposte predisposte per la formazione sui diisocianati.

continuate a leggere: 

Regolamento (UE) 2020/1149 – Limitazione sull’utilizzo dei diisocianati

Il 4 agosto 2020 è stato pubblicato il regolamento (UE) 2020/1149, che ha introdotto specifiche restrizioni sui diisocianati, sostanze che stanno alla base della produzione di oggetti e materiali di vario genere in poliuretano.

Che cosa sono i diisocianati?

I diisocianati sono composti utilizzati come componenti chimici di base in un’ampia gamma di settori e applicazioni.

I prodotti che possono contenere diisocianati sono moltissimi, in particolare tutti i composti poliuretanici che possono essere presenti in resine bicomponenti, adesivi, sigillanti, rivestimenti, schiume, vernici e pitture: l’ambito applicativo di queste formulazioni può spaziare dalle carrozzerie (vernici e adesivi a base poliuretanica), a molte lavorazioni dell’edilizia (sigillanti, isolanti, adesivi, vernici, … a base poliuretanica), alla produzione di mobili (in particolare di imbottiti, attraverso le schiume poliuretaniche) o di componentistica per l’automotive.

La sensibilizzazione respiratoria da diisocianati è ritenuta particolarmente grave, irreversibile e invalidante; essa si sviluppa con modalità imprevedibili – vale a dire senza una precisa latenza o correlazione tra intensità dell’esposizione e comparsa degli effetti –, ed anche il contatto cutaneo può contribuire. I diisocianati non sono molecole particolarmente volatili, ma lo diventano in processi di nebulizzazione e schiumatura o in applicazioni a caldo, originando assorbimento per via inalatoria e attraverso la cute esposta.

esposta.

Questa famiglia di composti è oggetto di una classificazione armonizzata come sensibilizzanti delle vie respiratorie di categoria 1 e come sensibilizzanti della pelle di categoria 1 che è la categoria più grave.

Perché queste limitazioni?

Il 6 ottobre 2016 la Germania presentò un fascicolo per l’avvio della procedura di restrizione, che segnalava come la sensibilizzazione delle vie respiratorie, dovuta all’esposizione ai diisocianati per via cutanea e per inalazione, determinasse asma professionale nei lavoratori. Lo studio indicava che il numero di nuove malattie professionali causate ogni anno dai diisocianati raggiungesse i 5.000 casi.

Dopo le considerazioni del RAC (comitato per la valutazione dei rischi) e del SEAC (comitato per l’analisi socioeconomica) dell’Agenzia Chimica Europea (ECHA), il 9 maggio 2018 è stato presentato un fascicolo alla Commissione, che ha dichiarato l’utilizzo o l’immissione dei diisocianati sul mercato come un rischio inaccettabile per la salute umana.

Che cosa cambia?

La nuova voce dell’allegato XVII del REACH (Regolamento (UE) 1907/2006) introduce questi provvedimenti:

Dal 24 febbraio 2022, non sarà più possibile immettere sul mercato diisocianati in quanto tali o come costituenti di altre sostanze o miscele per usi industriali e professionali, a meno che:

    1. La concentrazione di diisocianati all’interno del prodotto sia inferiore allo 0,1% in peso, o

    1. Il fornitore garantisca che il destinatario delle sostanze o delle miscele disponga di informazioni sui requisiti di formazione e che sull’imballaggio figuri la seguente dicitura, visibilmente separata dalle altre informazioni riportate sull’etichetta:

“A partire dal 24 agosto 2023 l’uso industriale o professionale è consentito solo dopo aver ricevuto una formazione adeguata“

Chi sono gli utilizzatori industriali o professionali?

Come specificato dal regolamento, per «utilizzatori industriali e professionali» si intendono i lavoratori e i lavoratori autonomi che manipolano diisocianati in quanto tali, come costituenti di altre sostanze o in miscele per usi industriali e professionali o sono incaricati della supervisione di tali compiti.

Come fare a sapere, se i prodotti che usate contengono diisocianati ?

è molto semplice! Guardate l’Etichetta (potreste trovare addirittura scritto che l’uso è consentito solo dopo una formazione adeguata) o la Scheda di Sicurezza aggiornata del prodotto sezioni 2 o 3. Se trovate la parola “diisocianati” … allora il corso è anche per voi!

Quale formazione?

La formazione, che deve essere garantita dal datore di lavoro, deve comprendere istruzioni per il controllo dell’esposizione ai diisocianati per via cutanea e per inalazione sul luogo di lavoro.

Chi deve fare il corso? …  I corsi per il rilascio del patentino NCO (necessario per lavorare utilizzando questi prodotti chimici), sono di tre livelli: generale, intermedio e avanzato a seconda del tipo di coinvolgimento con i prodotti con presenza di diisocianati superiori all’1% in peso.

Corso di Formazione generale (2 ore) rivolto a tutti quelli che non hanno contatto diretto con i diisocianati ma possono esserne coinvolti per dare un livello utile di conoscenza dei rischi che comportano

    • tecnici e preposti che sovrintendono ai lavori senza parteciparvi

    • magazzinieri che movimentano i prodotti confezionati (per gestire una eventuale fuoriuscita del prodotto, devono conoscere le giuste modalità di intervento)

Corso di formazione intermedia (3 ore) per chi opera direttamente con i diisocianati, ma esposto a condizioni di rischio limitate

    • Addetti a travasi e preparazioni del prodotto, a incollaggi, a pulizie delle aree coinvolte

    • Falegnami

    • Serramentisti che ne fanno un uso più limitato

    • Idraulici e impiantisti

    • Posatori di isolamenti murali e per tubazioni

    • Carrozzieri

    • Verniciatori

Formazione avanzata (4 ore) rivolta a chi lavorando con schiume, resine, vernici adesivi e colle contenenti diisocianati è esposto a condizioni di rischio superiori…

Questo è un elenco indicativo per capire se si è coinvolti e che tipo di corso è necessario fare. Solo un approfondimento specifico delle varie realtà lavorative può dare indicazioni più precise su obblighi, protezioni e formazione necessaria.

Di seguito sono esposti in dettaglio gli elementi della formazione, come previsti dal regolamento REACH aggiornato:

5. Elementi di formazione:

    1. formazione generale, anche on line, riguardante:

— chimica dei diisocianati; — pericoli di tossicità (compresa tossicità acuta); — esposizione ai diisocianati; — valori limite di esposizione professionale; — modalità di sviluppo della sensibilizzazione; — odore come segnale di pericolo; — importanza della volatilità per il rischio; — viscosità, temperatura e peso molecolare dei diisocianati; — igiene personale; — attrezzature di protezione individuale necessarie, comprese le istruzioni pratiche per il loro uso corretto e le loro limitazioni; — rischio di esposizione per contatto cutaneo e per inalazione; — rischio connesso al processo di applicazione utilizzato; — sistema di protezione della pelle e delle vie respiratorie; — ventilazione; — pulizia, fuoriuscite, manutenzione; — smaltimento di imballaggi vuoti; — protezione degli astanti; — individuazione delle fasi critiche di manipolazione; — sistemi di codici nazionali specifici (se pertinente); — sicurezza basata sui comportamenti (behaviour-based); — certificazione o prova documentale del completamento della formazione con esito positivo;

b. formazione di livello intermedio, anche on line, riguardante:

— ulteriori aspetti basati sui comportamenti (behaviour-based); — manutenzione; — gestione dei cambiamenti; — valutazione delle istruzioni di sicurezza esistenti; — rischio connesso al processo di applicazione utilizzato; — certificazione o prova documentale del completamento della formazione con esito positivo;

c. formazione avanzata, anche on line, riguardante:

 — eventuali certificazioni ulteriori necessarie per gli usi specifici previsti; — applicazione a spruzzo al di fuori dell’apposita cabina; — manipolazione all’aperto di formulazioni calde o bollenti (> 45 °C); — certificazione o prova documentale del completamento della formazione con esito positivo.

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