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Studiosicurezza

Archivi mensili: Dicembre 2013

250 nuovi ispettori per contrastare il lavoro irregolare e favorire la tutela dei lavoratori

Roma, 20 dicembre 2013 – L’aumento della sicurezza dei lavoratori sul posto di lavoro e la lotta contro l’irregolarita’ e’ una delle priorita’ del Ministero del Lavoro.
Con il decreto legge ‘Destinazione Italia’ viene introdotto un rafforzamento dell’attività di vigilanza con l’assunzione di 250 ispettori e tecnici da destinare alle aree del Centro-Nord del Paese, per contrastare il lavoro irregolare e favorire la tutela dei lavoratori.
Questa misura, unitamente alla riorganizzazione del Ministero che consentira’ un ulteriore aumento del numero di ispettori sul territorio, permettera’ una maggiore incisivita’ degli interventi da parte del personale ispettivo e verra’ finanziata con l’aumento, prevista anch’essa nel medesimo decreto, delle sanzioni previste per l’uso di manodopera in ‘nero’ e per il mancato rispetto della disciplina in materia di riposi giornalieri e settimanali.
Da ultimo, il decreto prevede un definitivo superamento delle problematiche legate alla sovrapposizione degli interventi, attraverso un coinvolgimento diretto delle strutture centrali e territoriali del Ministero nella programmazione degli accessi ispettivi da parte degli Istituti previdenziali.

“Il continuo impegno del ministero e degli enti da esso vigilati  per aumentare la sicurezza sui luoghi di lavoro e per la repressione di comportamenti dannosi per i lavoratori è confermato anche dall’odierna pubblicazione da parte dell’Inail del bando che mette a disposizione delle aziende 307 milioni di euro per la realizzazione di interventi di prevenzione, l’adozione di modelli organizzativi orientati alla sicurezza e la sostituzione o l’adeguamento delle attrezzature di lavoro”.

Decreto-legge n. 145 del 23 dicembre 2013 (riferimento all’Art. 14 pag. 35)

Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs. 81/2008): Nuova edizione con commenti e note aggiornate a Dicembre 2013

Disponibile il testo coordinato del Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n.81 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro con tutte le disposizioni integrative e correttive.

Tra le novità (che si possono leggere nella terza pagina del manuale) possiamo evidenziare quelle più rilevanti quali ad esempio:

– inserimento della Circolare 41 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali;

– la modifica all’art. 71, comma 11 introdotta dalla Legge 30 ottobre 2013, n. 125 di conversione in legge, con modificazioni, del Decreto-Legge 31 agosto 2013, n. 101, recante disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni. (GU n.255 del 30/10/2013);

– gli interpelli dal n. 8 al n. 15 del 24/10/2013;

– la correzione di alcuni importi delle sanzioni rivalutate (per alcune sanzioni l’importo di € 7.014,00 è stato sostituito con € 7.104,40);

– la nota del 27/11/2013 Oggetto: Nozione di “trasferimento” ex art. 37, comma 4, lett. b), D.Lgs.

Testo Unico sulla salute e sicurezza sul Lavoro
Ultima edizione del Ministero

Prossimamente decreto sulla Sicurezza dei palchi

L’INAIL,in occasione di un seminario a Trieste, ha comunicato che è prossima l’emanazione di un decreto che raccoglierà le linee guida sulla sicurezza dei palchi, elaborate nel gruppo coordinato dal ministero del Lavoro, cui partecipa anche l’INAIL e recepirà le linee guida elaborate negli ultimi anni in materia di prevenzione e formazione nel settore.

il seminario nazionale “La sicurezza nel montaggio e smontaggio dei palchi per lo spettacolo”,organizzato dall’INAIL insieme al Comune di Trieste, all’Asl e alla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, si è tenuto lo scorso 13 dicembre presso il teatro Verdi di Trieste ha raccolto diversi esperti per l’elaborazione di una strategia per la sicurezza dei palchi, un settore che per la particolarità delle sue attività risulta particolarmente complesso.
A seguito della morte del giovane operaio Francesco Pinna che, il 12 dicembre 2011, perse la vita al PalaTrieste a causa del crollo del palco dove avrebbe dovuto svolgersi il concerto di Jovanotti,l’INAIL a Trieste è stato fra i promotori di un tavolo tecnico – insieme a Prefettura, Azienda per i servizi sanitari (Ass.1), Direzione territoriale del lavoro, Comune e parti sociali – per attivare un percorso di prevenzione basato sulla conoscenza dei rischi e sulla diffusione di buone pratiche atte a prevenire gli infortuni in questo campo. I risultati raggiunti dal gruppo di lavoro locale sono confluiti nelle attività di un più ampio gruppo a livello nazionale, coordinato dal Ministero del Lavoro, e sono stati presentati nel dicembre 2012 in occasione del primo seminario in materia. Ora, visto il forte riscontro ottenuto da un’ampia compagine di addetti – imprenditori, sindacati, associazioni di categoria e professionisti del settore, gli enti promotori hanno riproposto l’evento per dare ampia rilevanza pubblica ai futuri indirizzi normativi che vedranno il recepimento dei contenuti delle linee guida in un decreto legislativo ad hoc.
Il provvedimento è previsto anche dal “Decreto del fare”, ai sensi delle recentissime modifiche apportate all’art. 88 del D.Lgs. 81/08 che ne prevede l’emanazione entro il 31 dicembre di quest’anno. Il decreto si applicherà agli “spettacoli musicali, cinematografici e teatrali e alle manifestazioni fieristiche tenendo conto delle particolari esigenze connesse allo svolgimento delle relative attività (…)” Probabile però un suo slittamento ai primi mesi del 2014.

Inail – Nuovo Volume sullo smaltimento e la mappatura delle discariche

Pubblicazione Inail aggiornata al 30 giugno 2013, offre una visione complessiva della situazione sul territorio italiano e un’analisi approfondita delle problematiche nella gestione di questa tipologia di rifiuti.
Uno degli aspetti fondamentali della lotta all’amianto riguarda il momento in cui i rifiuti che contengono la pericolosa fibra killer sono avviati allo smaltimento in discarica sul territorio nazionale. Una fase cruciale per i riflessi che ha sulla salute e la sicurezza dei lavoratori e della popolazione, considerando che l’amianto è riconosciuto come causa del 50% dei casi di tumori di natura occupazionale.
Nel libro aggiornato al 30 giugno 2013 (che potete leggere sotto) “Mappatura delle discariche che accettano in Italia i Rifiuti Contenenti Amianto e loro capacità di smaltimento passate, presenti e future” i ricercatori del Gruppo amianto ed aree ex-estrattive minerarie del Dipia affrontano i temi e le problematiche legati alla fase di fine ciclo vita di questi materiali: il numero di discariche chiuse, in esercizio, sospese e in attesa di autorizzazione che accettano Rca (acronimo, per l’appunto, di “rifiuti contenente amianto”).
Inoltre, sono indicati i volumi smaltiti nell’anno 2012, l’andamento evolutivo rispetto al 2011, le volumetrie residue, le volumetrie future in attesa di autorizzazione e alcune valutazioni delle informazioni acquisite considerando i dati sia a scala regionale che nazionale.

Incentivi INAIL alle imprese per la realizzazione di interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro

 

 

E‘ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.298 del 20 dicembre 2013  l’Avviso pubblico 2013 dell’INAIL che riguarda gli “Incentivi alle imprese per la realizzazione di interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro” per 307.359.613 euro.

Nell’avviso si definiscono gli obiettivi dei fondi, intenti a finanziare interventi per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: destinatari le imprese, anche individuali, ubicate su tutto il territorio nazionale e iscritte alla Camera di Commercio Industria, Artigianato ed Agricoltura.

I progetti ammessi possono essere:
1) progetti di investimento;
2) progetti di responsabilità sociale e per l’adozione di modelli organizzativi;
3) progetti per la sostituzione o l’adeguamento di attrezzature di lavoro messe in servizio anteriormente al 21 settembre 1996 con attrezzature rispondenti ai requisiti di cui al Titolo III del Testo Unico di Sicurezza e di ogni altra disposizione di legge applicabile in materia.

Le imprese possono presentare un solo progetto, per una sola unita’ produttiva, su tutto il territorio nazionale, riguardante una sola tipologia tra quelle sopra indicate.
Per i progetti di responsabilità sociale, l’intervento richiesto può riguardare tutti i lavoratori facenti capo ad un unico datore di lavoro, anche se operanti in più sedi o più regioni.

Nell’avviso è presente anche una tabella riepilogativa, che potete vedere sotto,  della ripartizione delle risorse con l’indicazione del budget regionale in funzione del numero degli addetti e del rapporto di gravita’ degli infortuni

Come usare in sicurezza un escavatore

Gli escavatori idraulici, della categoria delle cosiddette “macchine movimento terra”, progettate per eseguire operazioni di scavo, carico, trasporto, spargimento e compattamento di terra e di altri materiali, secondo le specifiche definite dalla UNI EN ISO 6165:2006

 

L’escavatore trova applicazione, altresì, in altre lavorazioni tipiche del settore delle costruzioni; infatti, se al posto della benna sono montate speciali attrezzature, può essere impiegato per svariati usi, quali ad esempio:

  • lavori di demolizione, con la cesoia idraulica/martellone
  • movimentazione di rottami, con il ragno
  • movimentazione di traversine e rotaie, con la pinza
  • sollevamento di materiali (ad esempio, manufatti per canalizzazioni), con appositi ganci

Vi proponiamo un documento di approfondimento del Comitato Paritetico di Torino sugli escavatori idraulici, che fornisce a imprese e tecnici utili informazioni per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro.
Nel documento, infatti, sono fornite tutte le indicazioni per poter utilizzare l’escavatore correttamente e nel rispetto della normativa vigente (ai sensi della UNI EN 474-5:2012).

Questi gli argomenti trattati:

  • elementi costituenti (carro, torretta, braccio escavatore)
  • dispositivi di sicurezza
  • dispositivi di comando e di controllo
  • fattori di rischio
  • istruzioni per l’uso
  • annotazioni tecniche
  • riferimenti normativi

E’ presente, inoltre, una check-list per operare in sicurezza che contiene:

  • divieti da rispettare
  • istruzioni da osservare prima dell’uso
  • istruzioni da osservare durante l’uso
  • istruzioni da osservare dopo l’uso

scheda escavatore

 

check-list per operare in sicurezza

Raccomandazioni per l’uso in sicurezza delle ruote

Sono disponibili le “Raccomandazioni d’uso e sicurezza per le ruote” consigliate dall’EUWA – Associazione dei fabbricanti europei di ruote, che rappresentano i principali costruttori di ruote, per ogni tipo di veicolo.

Raccomandazioni d’uso e sicurezza per le ruote
I costruttori di ruote migliorano continuamente sia il progetto che il processo di fabbricazione dei loro prodotti, allo scopo di ottenere il massimo grado di precisione, robustezza ed affidabilità. E’ tuttavia indispensabile che le persone incaricate di attività che coinvolgono ruote e pneumatici siano correttamente addestrate e osservino le procedure stabilite.
Il contenuto di questo documento, ricavato in gran parte dalle norme Euwa sino ad ora pubblicate, si rivolge quindi a tutti gli operatori del settore “ruote”, richiamando la loro attenzione sui rischi derivanti da inadeguati controlli, insufficiente manutenzione, sostituzioni con componenti non idonei, inosservanza delle norme di sicurezza.
Attraverso la più ampia diffusione di queste “raccomandazioni d’uso e sicurezza” concordate da qualificati esperti dei membri Euwa ci si propone di prevenire eventuali problemi in esercizio attribuibili ad uso improprio, a montaggi/smontaggi non corretti o ad altre operazioni eseguite in condizioni a rischio.

 

LA SICUREZZA INNANZI TUTTO
La ruota è un componente del veicolo altamente sollecitato che può essere soggetto in esercizio a forze molto elevate. Pertanto è assolutamente necessario verificare periodicamente le ruote e porre particolare attenzione al loro montaggio, smontaggio e manutenzione, per garantire operazioni sicure e prevenire ogni possibile rischio.

Le raccomandazioni che seguono si applicano a qualsiasi tipo di ruota, in acciaio o in lega leggera, per: vetture, trattori agricoli, macchine fuori strada, veicoli industriali ma in particolare modo alle ruote dei veicoli commerciali (autocarri, autobus e rimorchi stradali che comportano carichi e pressioni di gonfiaggio elevati).

Speciale attenzione va dedicata alle ruote aventi cerchi in più elementi.

Procedure improprie o insicure nella gestione di pneumatici e ruote possono causare gravi infortuni. Pertanto tutte le operazioni devono essere esclusivamente effettuate da personale qualificato e adeguatamente addestrato, che deve utilizzare corrette procedure, idonee dotazioni ed attrezzi e precauzioni di sicurezza.

2 – RACCOMANDAZIONI GENERALI D’USO E SICUREZZA

2.1 – RUOTE E COMPONENTI DI RUOTE

2.2 – SMONTAGGIO DELLA RUOTA E DEL PNEUMATICO

2.3 – IDENTIFICAZIONE DI UNA RUOTA DANNEGGIATA

2.4 – MONTAGGIO DEL PNEUMATICO SUL CERCHIO RUOTA

2.5 – MONTAGGIO DELLA RUOTA SUL VEICOLO – COLONNETTE E DADI

2.6 – MANUTENZIONE DELLA RUOTA

2.7 – MANUTENZIONE DELLE RUOTE A RAGGI

 

Le Modifiche al testo Unico sulla Sicurezza nel 2013

Dall’Osservatorio Olympus un utile documento sulle modifiche introdotte di recente al Testo Unico sulla Sicurezza

L’Osservatorio Olympus dell’Università di Urbino ha pubblicato un documento che analizza le modifiche normative introdotte nel 2013 al Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs. 81/2008) in seguito alle disposizioni presenti nei seguenti provvedimenti normativi: D.Lgs. 32/2013, D.P.R. 44/2013, D.Lgs. 93/2013, Decreto del Fare (69/2013) e Decreto del Lavoro (76/2013).

Tra le modifiche più consistenti al testo unico vengono descritte e analizzate:

    • l’ampliamento della categoria dei volontari;
    • la qualificazione delle imprese;
    • la valutazione dei rischi e l’autocertificazione;
    • le verifiche delle attrezzature di lavoro;
    • le semplificazioni per i cantieri temporanei o mobili;
    • le semplificazioni per le prestazioni di breve durata.

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